Borghi medievali nella Valle dell’Aterno – 23 marzo 2025

Escursione facile da Fagnano Alto (Ponte di epoca romana di Campana) al centro storico di Fontecchio Il fiume Aterno nasce nei pressi del Passo delle Capannelle, tra i monti della Laga ed il Gran Sasso. Percorre 140km prima di arrivare alla foce nel Mare Adriatico nel territorio di tre province: L’Aquila, Chieti e Pescara. In quel tratto che potrebbe essere considerato come la media valle, il fiume attraversa più di 40km di paesaggi appenninici protetti ed incontaminati come quelli del tratto iniziale (Parco Regionale Sirente-Velino. Aggrappati sui costoni delle rive, sorgono innumerevoli borghi spesso dominati, nelle zone più alte, da fortificazioni e massicce torri. Di origine medievale, questi minuscoli centri offrono spunti di notevole interesse paesaggistico ed artistico come nel caso di Fontecchio o dell’incantevole Campana, frazioncina del Comune di Fagnano Alto, nascosta tra i boschi del versante destro della valle raggiungibile solo, ancora oggi. tramite un ponte romano che risale ai tempi dell’Imperatore Claudio (l sec. d.c.). Fontecchio, invece, è un borgo fortificato che conserva intatte le sue case-bottega, le sue mura, la bella fontana tardo-gotica della piazzetta principale e la quattrocentesca torre munita di un orologio rinascimentale ancora funzionante. Percorso a piedi: Ponte di epoca romana sulla strada per la fraz. Campana di Fagnano alto (550m) – Centro abitato della fraz. Campana (580m) – Strada lungofiume (Aterno) (550m) -Ponte della Pietra (523m) – Centro storico di Fontecchio (650m) Dislivello in salita: 160m Q Dislivello in discesa: 30m e Sviluppo: 7km Difficoltà: turistico Tempo di percorrenza: 3h (escluse le soste) Costo 25...

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A Sarnano, sulla Via delle Cascate Perdute – 13 Aprile 2025

Escursione lungo il corso del Torrente Tennacola a Sarnano Partenze: Teramo Cartecchio (ore 7,00) – Mosciano S.A. (Bar 101) ore 7,20  – San Benedetto del Tronto (Viale de Gasperi) ore 7,50 Il Tennacola è il maggior affluente di sinistra del Fiume Tenna; anch’esso nasce sul versante orientale dei Monti Sibillini, più precisamente dalle falde acquifere del Monte Castel Manardo (1917m. Già nei pressi delle sorgenti, ubicate nella frazione di Pintura di Bolognola, scorre nell’angusta e selvaggia Valle dei Tre Santi (in origine Valle dei tre Salti) dove precipita in più punti formando salti vertiginosi.                                                                                    Il torrente prosegue in forte pendenza fino a Sarnano dove si incontrano altre strettoie e suggestive cascate, fino alle porte del centro storico. Le ultime tre sono state collegate da un itinerario che ha preso il nome di Via delle Cascate Perdute. Due di questi tre salti del Torrente Tennacola, infatti, sono state riscoperte solo ne 2020 e valorizzati turisticamente grazie ad un itinerario facile, con poco dislivello adatto a tutti.                                                                                                                                                     Percorso: Centro storico di Sarnano (539m) – Cascata dell’Antico Molino (439m) – Cascata “de luVagnatò” (459m) – Cascatelle dei Romani (487) – Pozze dell’Acqua Santa (548m) – Cascata del Pellegrino (555m) – Fraz. Margani (607m) Dislivello in salita: 170m    Lunghezza: 7/8 km     Difficoltà: facile  Tempo: 3,5 h (escluse le soste) Costo 25...

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Tagliacozzo Una montagna “tagliata” – 27 aprile 2025

Escursione storico-paesaggistica a Tagliacozzo nella Valle dell’Imele, il fiume nascosto. Partenze: SB ore 7,00 Mosciano (ore 7,30) TE ore 7,50 Bomba, Scanno, Tornimparte, Rapino, Forca di Penne, Frattura ed altri sono i nomi vagamente sinistri di note località abruzzesi che, secondo una gustosa scenetta dello showman Vincenzo Olivieri, indurrebbero molti potenziali turisti ad evitare la nostra regione a favore di altre come la Riviera Romagnola dove, invece, sitrovano località con nomi accattivanti come Miramare, Bellaria, Cattolica ecc. All’elenco dei nomi inquietanti manca un nome ancora più truculento: Tagliacozzo. Ma Tagliacozzo, bella località di antiche origini, non ha nessuna attinenza con le morti cruente dei condannati a morte dei secoli passati; Tagliacozzo deriva da “talus cotium”, cioè “squarcio”, “taglio nella roccia”. E’questa, infatti, la caratteristica peculiare del paesaggio del sito dove sorge la cittadina marsicana: un profondo solco che divide due montagne; solco reso ancora più profondo dall’erosione provocata dalla risorgenza del Fiume Imele. L’Imele, nasce a Verrecchie, fraz. di Cappadocia, percorre a pelo libero un chilometro, poi, si inabissa nella cavità carsica dell’ “Otre” e riemerge, dopo tre chilometri, là dove i movimenti tettonici hanno aperto la “porta” che obbliga il fiume sotterraneo a tornare in superficie. Programma della giornata: visita del centro storico di Tagliacozzo. Escursione alle risorgenze dell’Imele sul “Sentiero dei Muli”: partenza dalla piazza dell’Obelisco (795m) – risorgenza dell’Imele (820m) – prosecuzione fino alla chiesa di Santa Maria in Soccorso (900m) ed ai ruderi del castello medievale (1000m). Dislivello in salita (200m) – Sviluppo (2,5km) – Difficoltà: facile – Tempo di percorrenza: 1,5/2h (escluse le soste) Trasferimento in pullman a Verrecchie e breve passeggiata fino alle sorgenti dell’Imele e all’inghiottitoio dell’ Otre. Costo 25...

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Grandi panorami dal Colle di Arsita-Bacucco – 11 Maggio 2025

Parco nazionale del Gran sasso e dei Monti della Laga Partenze: SB ore 7,00 Mosciano (Bar 101): ore 7,30 TE: ore 7,50 Bacucco è stato, fino al 1905, il nome dell’attuale Arsita, comune al confine tra le province di Teramo e Pescara. Bacucco, traducibile in “vecchio rimbambito”, era una denominazione dileggiata da tutti, per cui non restò altro ai poveri abitanti del luogo che chiedere alle autorità del Regno il cambio del nome; a tal fine, si propose di adottare quello di un incastellamento vicino, “Arseta”, che era stato nei secoli passati un insediamento di epoca italica(non più esistente) ubicato sulla “Cima della Rocca”, un’altura di 923m dominante sulla bassa valle del Fiume Fino e sulla vicina costa adriatica. Noi ci arrampicheremo sulle pendici della Cima della Rocca dal quale si apre uno stupendo panorama sulle vicinissime e spettacolari pareti del Monte Camicia e sulle altre cime del Gran Sasso, della Laga e della Maiella. In itinere, nella fase di avvicinamento alla zona dell’escursione, visiteremo la chiesa benedettina (ex abbazia) di San Giovanni ad Insulam, attraverseremo le pendici verticali del Camicia e del Tremoggia fino a Farindola (visita del centro storico). Programma della giornata: Visita in itinere della Chiesa Benedettina di San Giovanni ad Insulam e del centro storico Farindola. Escursione sulla Cima della Rocca: S.P. Bisenti-Arsita (q.600m) – C.le Ciafet (792m) -Cima della Rocca (923m) – Contrada Pantane-S.P. 34 (598m) Dislivello in salita ed in discesa: 320m – Sviluppo: 5km – Tempo di percorrenza: 3h (escluse le soste) – Difficoltà: medio-facile Costo 25...

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Tra Majella e Morrone da Rocca Caramanico – 18 maggio 2025

Da “nonna Angiolina” a “Madonna” Traversata da Roccacaramanico a Pacentro Parco Nazionale della Majella Partenze: TE ore 7,00 SB ore 7,45 Mosciano ore 8,15 Pescara (IKEA) ore 8,45 La valle del Fiume Orta, affluente del Pescara, si insinua e divide il gruppo montuoso del Monte Morrone (2061m) da quello molto più imponente della Maiella (2793m); come dire un omino di piccola stazza, ed un gigante. Le due catene divergono formando un angolo di circa 25° avente per vertice il Passo San Leonardo (1282m) che separa, a sua volta, le vallate dell’Orta da quella del Fiume Vella. Nella Valle dell’Orta, che confluisce nel Pescara, l’abitato più importante è Caramanico Terme, ma, più in alto, in posizione strategica e di controllo, sorse, forse alla fine del primo millennio, un piccolo centro (Roccacaramanico)strettamente connesso economicamente e socialmente con il suo capoluogo. Nel tempo, Roccacaramanico si è spopolato fino a quando non rimase come residente l’eroica “nonna Angiolina” (oggi scomparsa) che, anche grazie a diversi servizi televisivi, ebbe una certa notorietà. Terminato questo lungo periodo di crisi, Roccacaramanico, pur spopolata, è stata sapientemente restaurata ed è il bel borgo dal quale si avvieranno i nostri passi in direzione dell’altro bel centro storico di Pacentro, il paese delle torri e della star musicale Madonna. Percorso: Roccacaramanico (1077m)– P.so San Leonardo (1282m) – Pian dell’Orso (1100m) – Cantoniera (1050m) – Pacentro (620m) Dislivello in salita. 210m Dislivello in discesa: 680m Sviluppo: 10 km Tempo: 4h (escluse le soste) Difficoltà: media* *Non volendo scendere fino a Pacentro, c’è la possibilità di interrompere la discesa all’altezza dell’incrocio del sentiero con la SS487 (1090m). 4km e 400m di dislivello in discesa in meno. Costo 25...

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Viaggio nel Cilento: tra mare, torrenti e storia – 30-31 Maggio 1-2 Giugno 2025

Partenze: Te ore 5,00 Mosciano: ore 5,20 SB: ore 5,50 PE: ore 6,45 Eravamo già pronti per dirigere il nostro pullman verso la Sicilia, ma con adesioni molto scarse, di cui si prende atto, si è deciso di soprassedere. Come sempre non ci arrendiamo e proviamo a stimolare l’interesse mancato proponendo una nuova meta in uno dei Parchi Nazionali più apprezzati: il Parco del Cilentoe del Vallo di Diano. A dieci anni dalla nostra ultima gita sulle coste e nelle zone interne del Parco, torniamo in zona proponendo escursioni e mete diverse che riteniamo molto attrattive soprattutto sotto l’aspetto naturalistico. Il Cilento è un territorio ricchissimo di bellezze naturali: dal livello del mare di Agropoli (limite meridionale del Golfo di Salerno)e dell’Area Marina Protetta della Costa degli Infreschi (limite nord del Golfo di Policastro) in pochi chilometri si raggiungono i quasi 2000m del Monte Cervati e gli altipiani sommitali dei Monti Alburniche sovrastano la lunghissima conca intermontana del Vallo di Diano. Alle quote intermedie si estendono a perdita d’occhio boschi eforestedi natura mediterranea; boschi e foreste solcati da fiumi incassati in forre selvagge o che si inabissano in grotte inesplorate. E’ ovvio che la descrizione potrebbe continuare, ma,è sottinteso, che il resto sarà raccontato in viva voce a coloro che vorranno partecipare….. Programma di massima: 1° giorno – Trasferimento autostradale con brevi soste tecniche fino a Lagonegro Nord. – Trasferimento a Casaletto Spartano ed escursione alla cascate dei Capelli di Venere del Torrente Bussentino. – Trasferimento ed escursione alla risorgenza del Fiume Bussento nell’Oasi del WWF di Morigerati. 2° giorno – Trasferimento a Palinuro con escursione al promontorio del Faro ed all’ Arco Naturale sulla foce del Fiume Mingardo. – Trasferimento a Lentiscosa ed escursione sulle alture dominanti la Costa dell’ Area Marina Protetta degli Infreschi.Ritorno in hotel. Cena e pernottamento. 3° giorno – Si esce dal Parco del Cilento per la visita della Costa Lucana di Maratea. – Trasferimento a Maratea: visita del centro storico ed escursione a piedi sul Monte San Biagiodominata dalla statua del Cristo Redentore. – Trasferimento in pullman per il vallone Castrocucco fino a Rivello (visita del centro storico) e poi a Sapri per la SS104 – Pernottamento in hotel. Cena e pernottamento. 4° giorno – Trasferimento a Marina di Ascea per la visita del sito archeologico di Elea-Velia. – Escursione sulla costa del promontorio di Punta Licosa. – Visita del centro storico dell’abitato di Agropoli. – Rientro autostradale per Battipaglia nei luoghi di provenienza. Note: escursioni di livello turistico (T) o escursionistico...

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“Locce” e fioriture nel Distretto delle Baronie – 15 giugno 2025

“Locce” e fioriture di mezza estate nel Distretto delle Baronie Traversata floristico- pastorale. Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga Partenze: SB ore7,00 Mosciano ore 7,30 TE ore 7,50 Sul versante aquilano del Gran Sasso, a meridione dell’altopiano di Campo Imperatore, in un labirinto di cocuzzoli tondeggianti, si nascondono qua e là decine di vallecole carsiche, coltivate con fatica da coraggiosi e infaticabili pionieri che integravano le magre risorse alimentari con un’intensa pastorizia ovina. Le “Locce” – una delle numerose conche intermontane – equidistante tra gli abitati di Barisciano e Santo Stefano di Sessanio, era coltivata anch’essa con lenticchia ed altre leguminose; inoltre, sulle alture perimetrali sono ancora visibili numerose cavità scavate nella roccia adibite a precari ricoveri utilizzati dai pastori – appunto, le “locce” – fino a poche decine di anni orsono. In zone adiacenti al Piano, oltre alle locce, erano e sono presenti (ormai in rovina) altre costruzioni rudimentali in pietra – le “condole” – utilizzate anche come abitazioni temporanee. Nel corso dell’escursione, attraverseremo un ‘area al centro del pianoin cui sono state impiantate essenze colorate chesono diventate un’attrazione per i numerosi escursionisti che la conoscono come piccola imitazione dei Piani di Castelluccio. Percorso: q. 1428m (Pozzo delle Mogli – S.P. Santo Stefano di Sessanio- Campo Imperatore) – V. Traetta (1399m) – Le Condole (1397m) – Chiesa di Santa Maria ai Carboni (1244m) – Le Locce (1225m) –Selletta a q. 1449m (sent. 225) –Valle Augusta (1275m) – S.P. Barisciano-Santo Stefano di Sessanio(1270m) Dislivello in salita: 230m Dislivello in discesa: 400m Sviluppo: 10 km Tempo di percorrenza: 5h Difficoltà: media Costo 25...

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Sui sentieri di Serafino – Monti della Laga – 29 giugno 2025

Spelonga Sui sentieri di Serafino Escursione storico-naturalistica Parco Naz. del Gran Sasso e dei Monti della Laga Partenze: TE ore 6,30 Mosciano ore 6,50 SB ore 7,20 Confine nord-ovest del Parco; siamo sui Monti della Laga, nella valle del Tronto, che qui divide ed unisce i Parchi Gran sasso-Laga e dei Sibillini. Arroccati sui primi contrafforti arenacei, sulle prime pendici di una lunga cresta che si eleva fino ai 2419m di Pizzo di Sevo, sorgono alcuni piccoli borghi i cui abitanti si sostenevano con le scarse risorse che questi monti potevano offrire: pastorizia, piccola agricoltura, carbonaie, raccolta delle castagne. Testimonianza memorabile del quadro umano che popolava queste contrade negli anni 50/60 del secolo scorso, è stato il film “Serafino”, del 1968, interpretato da Adriano Celentano, girato in esterni nella zone percorse dalla nostra escursione ed in particolar modo a Spelonga. Percorso facile ad anello (guida, “il guido”): Spelonga (950m) – Colle Capraro (sent. 301 – 1025m) – eremo Madonna dei Santi (1128m) – Sterrata quote 1152m, 1148m, 1101m, 1056m – Spelonga (950m)- Visita di Spelonga – Pranzo Dislivello in salita ed in discesa: 200m Sviluppo: 6,5km Tempo di percorrenza: 3 h (escluse le soste) Traversata medio-impegnativaColle-Spelonga (guida Salvatore) :Fraz. Colle (1000m) – Incrocio str. sterrata prese Enel (1325m) – Incrocio str. sterrata di P.so il Chino (1650m) – Eremo Madonna dei Santi (1128m) – Colle Capraro (1025m) – Spelonga (950m) Dislivello in salita: 650m Dislivello in discesa: 700m Sviluppo: 11km Tempo di percorrenza: 6h (escluse le soste) Costo 25...

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SUL PIANO DEL VOLTIGNO, UN ANGOLO DI NATURA AI MARGINI DEL PARCO – Escursione ad anello da Campo Imperatore. Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – 22 maggio 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 La catena del Gran Sasso, dal Passo delle Capannelle al Monte Camicia, ha un andamento abbastanza regolare che va da Nord-ovest a Sud-est; poi, bruscamente, l’allineamento montuoso subisce una torsione e si arcua verso sud con cime via via più basse fino a quella più meridionale nei pressi di Bussi e Popoli, il Monte Roccatagliata, che non supera nemmeno i 1000m. In questo tratto, superato il Vado di Sole (1621m) che mette in comunicazione la grandiosa piana di Campo Imperatore con il versante pescarese di Rigopiano, più a sud del profondo squarcio del Vallone d’Angora, si apre, nascosto tra rigogliose faggete e circondato da elevazioni minori, il vasto altipiano carsico del Voltigno. Il piano è bellissimo in tutte le stagioni, ma particolarmente attrattivo durante l’inverno con la neve e in primavera dopo il disgelo per la presenza di numerosi laghetti e di vari inghiottitoi. Di questi, il più grande, molto profondo, è stato chiamato Lago Sfondo appunto perché si riteneva che fosse una cavità “senza fondo”. Magnifico tutt’intorno, sulle basse alture che orlano la piana, il grande bosco di faggi e, lungo il percorso, lo spettacolare affaccio sul Vallone d’Angora nella zona detta “Valle Caterina”. Tanti buoni motivi per non mancare… Percorso unico ad anello Rifugio Ricotta (1517m) – Malepasso (1507m) – Valle Caterina (1400m) – Valle Mastrorocco (1372m) – Vado di Focina (1383m) – Lago Sfondo (1364m) – F.te Cornacchia (1390m) – Rifugio Ricotta (1517m) Difficoltà: Media Dislivello in salita e in discesa: 200 m Sviluppo: 11 km Tempo di percorrenza: 6 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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